“Green Town, Illinois. Manca una settimana alla festa di Halloween, quando la sonnacchiosa cittadina viene sconvolta da un circo misterioso che sembra promettere l’avverarsi di tutti i desideri e l’eterna giovinezza. Saranno due amici tredicenni, James Nightshade e William Halloway, a sconfiggere le forze del Male e a riscattare le anime dell’intera comunità. Ma impareranno fin troppo presto a fare i conti con i propri incubi.”
Che Ray Bradbury sia uno dei più grandi narratori del dello scorso secolo, non devo essere certo io a dirvelo. Noto a molti per Fahrenheit 451 e Cronache Marziane, Bradbury è stato molto più di questo. Infatti, oltre a essere scrittore è stato anche sceneggiatore come per il caso dell’intramontabile Moby Dick di John Huston. Tra gli altri film, anche Qualcosa di sinistro sta per accadere (Something Wicked This Way Comes) vede Bradbury sia come autore che come sceneggiatore e non è un caso se la pellicola sia estremamente fedele al romanzo.
Stiamo parlando di uno dei pochi film horror della Disney. Sì avete capito bene, della Disney, perché, forse non tutti se lo ricordano, ma c’è stato un tempo in cui la Disney strizzava l’occhio al fantastico e al weird divertendosi a inquietare il proprio pubblico, prima di limitarsi a film per famiglie e bambini (Star Wars VII incluso).
Oltre a essere scritto non bene, ma benissimo, il romanzo (noto in Italia con il nome Il Popolo dell’Autunno) tratta temi a Bradbury molto cari. A cominciare dall’elemento biografico, il suo ritorno a essere bambino, legato alla giovinezza e alla gioiosa innocente spensieratezza che rende la vita bellissima; fino a arrivare alla passione per il mistero e l’occulto legato ai carnevali itineranti (Luna Park), passando per la grande passione dell’autore per i libri e le biblioteche.
“Avevo 12 anni, quando un giorno notai che sul mio polso erano spuntati dei peli. Dissi: “Mio Dio, sono vivo. Qualcuno avrebbe dovuto dirmelo che sono vivo”. Un mese dopo una maschera del carnevale, l’uomo della sedia elettrica, mi vide dal palco, mi puntò il dito sul naso e mi disse “Live forever! Live forever!”.
Influenzata da Charles Dickens e William Shakespeare (lo stesso titolo è una citazione dal Macbeth), quest’opera è spesso adombrata nel confronto con i mostri sacri come Fahrenheit e Cronache Marziane. Nonostante questo, però, Something Wicked This Way Comes è in realtà forse il romanzo di maggiore impatto sui grandi narratori contemporanei.
In quest’opera, infatti, possiamo trovare le influenze a Dan Simmons con L’Estate della Paura e a Stephen King che, oltre alle citazioni in La Zona Morta, Cose Preziose e Le notti di Salem, ne riprende i temi nel suo capolavoro, IT. In quest’ultimo romanzo, infatti, sono presenti sia gli elementi soprannaturali e infantili cari a Bradbury, sia il meccanismo del ritorno del Luna Park a ogni generazione per mietere vittime, come la creatura che si manifesta come il clown Pennywise nella “ridente” Derry.
Influenze sono identificabili anche in Clive Barker, con la figura di Mr. Dark, seducente e mefistofelico come Pinhead di Schiavi dell’Inferno, romanzo che Barker stesso ha trasposto al cinema dando vita alla serie di Hellraiser; e non si può far a meno di notare il tema del Carnevale tanto caro al Neil Gaiman di Sandman e American Gods che, tra le altre cose, omaggiò Bradbury con un articolo su The Guardian il giorno dopo la sua morte.
Detto questo, personalmente consiglio vivamente a tutti di leggere Il Popolo dell’Autunno (e vedere Qualcosa di Sinistro sta per Accadere), non solo per la piacevolezza del romanzo, ma anche solo per risalire la corrente delle influenze dei grandi narratori contemporanei dell’horror e del fantastico.
Buona lettura e buona visione da Marc Welder.