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Recensione di Alien: Covenant – I 10 errori che sconvolsero il mondo

Posted on 18/05/2017

Recensioni di Alien Covenant ne sono uscite a iosa, ma che non abbia convinto l’abbiamo capito tutti. Se non a un livello conscio, almeno a un livello inconscio.
Che sia stato realizzato tecnicamente bene e che gli attori siano bravi, non ci piove (Fassbender su tutti), ma la sceneggiatura… quante falle. Esistono una serie di punti che ho provato a ingoiare per fede, vi giuro, ci ho provato, ma proprio non vanno giù e sono certo che anche voi ne avrete trovati altri, tanti altri…

Ma andiamo per ordine e scusate gli spoiler se non l’avete visto.

Alien Covenant Recensione

L’Equipaggio.

Chiunque lavori a progetti o missioni con una certa professionalità sa che non bisogna mai mettere mariti e mogli nello stesso gruppo di lavoro. Non solo è una scelta da incompetenti, ma anche a alto rischio, in quanto le dinamiche interne influiscono sul lavoro sempre, direttamente o indirettamente. Definito questo:

(1) Perché tra il personale ci sono ben quattro coppie? Non dico una, che ci poteva anche stare, ma quattro! Non stiamo mica parlando di un’arca di Noè. E tra duemila coloni, possibile che non sia stata prevista la possibilità di avere qualche single? E se due si lasciano poi che fanno? Almeno per il bene della missione, il personale di bordo, rendetelo professionalmente adeguato.

(2) Non è un caso, infatti, se ci ritroviamo in situazioni dove si sacrificherebbero duemila coloni su due piedi, solo per il culo del consorte. Leva, per di più, usata alla cazzo di cane non una, ma più di una volta!
Dai su, siamo seri, capisco che sennò il film non va avanti, ma qualcosa di meglio si poteva fare.

Alien-Covenant-Walter-Michael-Fassbender

David

(3) L’androide è stato ricreato dalla Shaw… si certo, come no, e io sono Robocop. L’ha ricreato da cosa? Come? Con che cosa? Tecnologia aliena? Quale? Con quali conoscenze se la Shaw era una cazzo di archeologa?
O me lo spieghi o era meglio se lasciavi David una testa e inventavi un’altra soluzione. Magari poteva essere stato ricostruito dagli ingegneri prima di rivoltarglisi contro… magari.
Ma per FEDE, noi sorvoliamo anche su questo.

Alien Covenant Recensione

Gli Alieni

Non è che abbia un manuale della loro gestazione, ma da che mondo è mondo (Alien, Aliens, Alien 3), non si sono mai viste due cose:

(4) Che da un corpo (il capitano) nasca un Alien già bello e che formato (che va contro l’esistenza dei Chestbursters);

(5) Che un Facehugger impianti in due secondi l’embrione (in Lope), senza neanche avere il tempo di raggiungere lo stomaco limonando per diverse ore, come eravamo stati abituati a vedere.

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L’Astronave

(6) Con questo punto mi gioco la carta beneficio del dubbio, perché lo ammetto forse è troppo critica. Magari mi sbaglio, ma non credo che una tempesta atmosferica (quella sul pianeta) possa dare così fastidio a una nave spaziale. Dico: è di una “NAVE SPAZIALE” che stiamo parlando, che dovrebbe essere costruita per superare agilmente “almeno” questo tipo di difficoltà atmosferiche. Poi di certo la mia osservazione sarà troppo gratuita e quella sarà stata una turbolenza da diluvio universale. Ma va bene, in confronto al resto non è niente, e magari la Weyland-Yutani ha solo fatto l’errore di appaltarne la costruzione ai Lego.

Alien Covenant Recensione Ending

Il Finale

Non vorrei andare ancora avanti, mi fa male, ma lo faccio per dovere di cronaca e amore per questa saga.

(7) Che sia David e non Walter a salvarsi è chiaro fin da subito a tutti (non si rigenera, non si comporta come Walter, ecc). Così chiaro, che è meglio se me lo fai vedere, perché tanto non è un effetto sorpresa. Meglio giocarsela in altri modi.

(8) Poi mi chiedo, David dove ha preso il tempo di: “uccidere Walter –> prendere e ingoiare gli embrioni –> tagliarsi la mano –> correre all’astronave”? Sempre ammesso che la mano non se la sia tagliata prima e avesse anche questo handicap.

(9) Inoltre, per quale motivo aiutare i due dell’equipaggio a cacciare lo xenomorfo quando hai altri duemila coloni da poter inseminare senza rotture di scatole? Mah…?

(10) Riconosco infine che l’idea degli embrioni contrabbandati come ovuli di cocaina è stata una bella idea, ma da che mondo è mondo vanno mostrati prima (magari quando ha fatto vedere la sala con gli esperimenti) o diventano una soluzione che sa troppo di indigesto deus ex machina.

Conclusione

Il film se analizzato nella sua coerenza è ai limiti dell’indecenza, e altre osservazioni certamente potrebbero essere tirate fuori a una visione più attenta. Nel complesso, però, Covenant si fa vedere e non è più brutto di Alien La Clonazione (che nonostante tutto aveva una buona idea, quella dei due alieni in cella che sacrificano un terzo per squagliare il pavimento e scappare), ma forse non meglio di Prometheus, che per quanto avesse altrettante falle nel suo scafo almeno era più interessante dal punto di vista filosofico.

Detto questo, applaudisco (è sarcasmo), Ridley Scott, che per mettere l’etichetta dell’Alien Franchise su Covenant ha bloccato il progetto di Neill Blomkamp di un Alien cinque, che avrebbe ripreso dalla fine del secondo film e forse (si narra) avrebbe ripreso la sceneggiatura scritta a suo tempo da William Gibson.

Infine, applaudisco (sul serio), Ridley Scott, che almeno per Blade Runner si è tolto dai coglioni e sta facendo lavorare qualcuno che le palle ce le ha. Tanto, che il nuovo Blade Runner non sarà mai come il primo lo sappiamo tutti, sarà un altro Blade Runner, diverso, ma una cosa è certa: Villeneuve non potrà fare di peggio di quello che sta facendo Ridley con la saga di Alien.

Ah, dimenticavo, Ridley dice: “Se volete davvero un franchise posso mandare avanti l’ingranaggio per sei film. Non ho intenzione di fermarlo di nuovo, nel modo più assoluto”.

Dio ce ne scampi…

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3 thoughts on “Recensione di Alien: Covenant – I 10 errori che sconvolsero il mondo”

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  3. Davide ha detto:
    21/08/2018 alle 3:22 pm

    Ciao.
    Bella e giustificata critica nella tua recensione.
    Se posso vorrei scrivere un paio di cose, a caso.

    1.
    In effetti questa astronave è sostanzialmente un “arca di Noè”. Se deve portare gente ed embrioni su un nuovo pianeta è normale che ci siano coppie tra l’equipaggio, anzi trovo che sarebbe stato un errore l’incontrario.

    2.
    Sulla fronte di tutti gli equipaggi presenti in qualsiasi film su Alien c’è già scritto: “morirò”.
    Quindi che siano coppie o single (ed in Prometheus ci sono) cambia poco. I film su Alien sono dei survival. Quindi la scelta dei rapporti interpersonali sono anzi ben giustificati, tenendo conto che il loro destino, in teoria, non era quello di morire ma di andare a vivere e colonizzare.

    3.
    Poi magari risulterà che questa astronave era in realtà “destinata” a passare, non per caso, proprio da li a causa di qualche piano malefico elaborato da Weyland/David (non ho idea sul come), come accadde con Alien Scontro Finale dove fu instaurata perfino una colonia la dove c’era Alien.

    4.
    Il brillamento stellare proprio nei pressi del pianeta degli Inge è stato un escamotage un po’ indigesto. E’ il motivo per cui si accorgono dell’esistenza del pianeta degli Inge.

    5.
    La protagonista non approva la discesa sul pianeta e protesta con il capitano. Avrebbe potuto tranquillamente dire “non scendiamo la, ci sono gli Alien” glielo si leggeva in faccia.

    6.
    Una grande astronave NON riesce a captare con le sue antenne radio la trasmissione, mentre ci riesce il casco di tennessee ed è chiaro che hanno inserito quel momento per aumentare la suspence e farci pensare una cosa come “ora gli si scoppia la testa nel casco”.

    Film fatto molto male e che ha lasciato tanto amaro in bocca.

    ciao Davide

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